Sabato 1 settembre, alle ore 18, nell'aula consiliare del comune di Galati Mamertino, intitolata a "Salvatore Carnevale", figlio di Francesca Serio, si è tenuta la presentazione del romanzo "Francesca Serio, la madre" di Franco Blandi.
L'appuntamento, che ha registrato una forte emozione tra i numerosi presenti, è stato come un vero e proprio ritorno a casa per Francesca Serio. Attraverso le parole del romanzo, lette da Antonietta Bontempo, Francesca ha raccontato in prima persona, attraverso la penna di Franco Blandi, la sua vita e quella eroica del figlio, Salvatore Carnevale.
Francesca, nata a Galati Mamertino agli inizi del '900, visse nel centro nebroideo per poco più di vent'anni, quando, con il figlio in fasce e i suoi parenti, si trasferì a Sciara, nel palermitano. Qui lavorò duro per dare sussistenza e futuro a suo figlio. Il giovane Salvatore Carnevale, contadino e lavoratore instancabile, si battè da subito per i diritti dei contadini e per dare dignità ai lavoratori sfruttati e soggiogati. La madre Francesca, nonostante le titubanze iniziali, appoggiò il percorso del figlio e ne condivise i momenti più importanti. Anche dopo la barbara uccisione del figlio, per mano mafiosa, nonostante il lacerante dolore, la donna galatese non si diede per vinta e non esitò, prima donna a farlo, a denunciare i nemici del figlio, noti mafiosi di Sciara. Il suo peregrinare nelle aule dei tribunali per ottenere verità e giustizia, fu accompagnato da personaggi come Sandro Pertini, divenuto suo amico e che troveremo sempre al suo fianco, fino agli ultimi giorni della sua vita.
Francesca, nata a Galati Mamertino agli inizi del '900, visse nel centro nebroideo per poco più di vent'anni, quando, con il figlio in fasce e i suoi parenti, si trasferì a Sciara, nel palermitano. Qui lavorò duro per dare sussistenza e futuro a suo figlio. Il giovane Salvatore Carnevale, contadino e lavoratore instancabile, si battè da subito per i diritti dei contadini e per dare dignità ai lavoratori sfruttati e soggiogati. La madre Francesca, nonostante le titubanze iniziali, appoggiò il percorso del figlio e ne condivise i momenti più importanti. Anche dopo la barbara uccisione del figlio, per mano mafiosa, nonostante il lacerante dolore, la donna galatese non si diede per vinta e non esitò, prima donna a farlo, a denunciare i nemici del figlio, noti mafiosi di Sciara. Il suo peregrinare nelle aule dei tribunali per ottenere verità e giustizia, fu accompagnato da personaggi come Sandro Pertini, divenuto suo amico e che troveremo sempre al suo fianco, fino agli ultimi giorni della sua vita.
Franco Blandi, con il suo romanzo storico, edito da Navarra editore, ricostruisce la straordinaria esistenza di questa piccola donna dei Nebrodi che con la sua vita e le sue battaglie, ha lasciato un segno indelebile in quanti l'hanno conosciuta.
Dopo i saluti del sindaco Antonino Baglio e dell'Assessore alla cultura Vincenzo Amadore, particolarmente apprezzato l'intervento del prof. Fabio Cannizzaro, presidente del circolo socialista nebroideo "Italo Carcione", che ha tracciato un ritratto approfondito di Francesca Serio, così come è stata raccontata nel romanzo da Franco Blandi.
A rendere particolarmente emozionante la serata, la voce di Antonio Smiriglia, accompagnato dai Mandolini dei Nebrodi, che ha proposto al pubblico un brano composto per l'occasione, il cui testo è stato ricavato dalle epigrafi in dialetto siciliano, che l'autore ha riportato nel romanzo all'inizio di ogni capitolo.
Una serata che si è conclusa con gli auspici dei presenti e delle istituzioni, volti a rendere maggiormente presente nella comunità la memoria di Francesca Serio e di suo figlio Salvatore Carnevale, anche attraverso uno scambio di visite tra Sciara e Galati Mamertino.
A rendere particolarmente emozionante la serata, la voce di Antonio Smiriglia, accompagnato dai Mandolini dei Nebrodi, che ha proposto al pubblico un brano composto per l'occasione, il cui testo è stato ricavato dalle epigrafi in dialetto siciliano, che l'autore ha riportato nel romanzo all'inizio di ogni capitolo.
Una serata che si è conclusa con gli auspici dei presenti e delle istituzioni, volti a rendere maggiormente presente nella comunità la memoria di Francesca Serio e di suo figlio Salvatore Carnevale, anche attraverso uno scambio di visite tra Sciara e Galati Mamertino.
Commenti
Posta un commento