Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2018

LiberArci dalle spine. Presentazione a Corleone

Nuova presentazione per il romanzo "Francesca Serio. La madre" di Franco Blandi. L'autore, sabato 15 settembre, alle ore 18, è stato ospite a Casa Caponnetto di Corleone, presso i Campi della legalità LiberArci dalle spine.  Giovani provenienti da tutta Italia sperimentano ogni anno alcune settimane di volontariato lavorando nei campi confiscati alla mafia gestiti dalla Cooperativa 'Lavoro e Non Solo' di Corleone e dall'Arci. Durante l'incontro, una trentina di giovani provenienti dalla Toscana, hanno dialogato con l'autore e hanno avuto modo di conoscere la storia di Francesca Serio, madre di Salvatore Carnevale. Nonostante nessuno di loro sapesse chi fosse Francesca Serio, hanno da subito manifestato curiosità e interesse per una storia e un mondo assai lontano da quello da loro vissuto. L'incontro è poi proseguito a cena, con l'autore che si è intrattenuto con i giovani volontari che, così, hanno avuto modo ulteriormente di approfond

Recensione di Piero Bevilacqua su "Il Manifesto"

La recensione di oggi su "IL MANIFESTO", di Piero Bevilacqua, storico, accademico e scrittore. Cardi selvatici per il dolore - Piero Bevilacqua, 11.09.2018 «Francesca Serio, La madre» di Franco Blandi, per Navarra edizioni. Il romanzo in forma di diario che racconta la vita di una donna a cui la mafia ha ucciso il figlio, il sindacalista Salvatore Carnevale, nel 1955. Chi si ricorda oggi di Francesca Serio? Eppure il suo nome è circolato, di tanto in tanto, per quasi quarant’anni, nelle cronache italiane. Era la mamma di Salvatore Carnevale, il sindacalista ucciso dalla mafia il 16 maggio del 1955. Un omicidio come tanti, che punteggiavano la Sicilia turbolenta del dopoguerra, ma che allora suscitò un’ondata di sdegno in tutto il paese. SALVATORE era un sindacalista, iscritto al Partito socialista ed era in prima fila nella lotta per una più equa ripartizione dei patti colonici, l’applicazione dei decreti Gullo e, dopo il 1950, per la spartizione del

Recensione di Vera Pegna

Di seguito riportiamo la recensione di Vera Pegna, scrittrice, interprete, attivista politica. Essa stessa protagonista negli anni '60 di alcune delle vicende narrate nel libro "Francesca Serio. La Madre". Vera Pegna “Francesca Serio, la madre”   di Franco Blandi, Navarra Editore 2018 Recensione di Vera Pegna “Francesca Serio, la madre” è un libro avvincente: vale la pena leggerlo, possederlo e regalarlo. Anche se – ammetto – per me un motivo personale si è aggiunto al piacere della lettura. Si tratta del fatto che il Pci mi mandò a Caccamo – a tre chilometri da Sciara, il luogo dove si svolgono i fatti - pochi anni dopo l’assassinio di Salvatore Carnevale e mi trovai ad affrontare lo stesso capomafia, don Peppino Panzeca, il mandante degli assassinii narrati nel libro, nonché capo della commissione della mafia palermitana, altro che mafioso paesano e analfabeta. Più ci penso e più mi rammarico di non avere incontrato Francesca, tanto più che, mi ha detto

Presentazione a Galati Mamertino, il paese di Francesca Serio

Sabato 1 settembre, alle ore 18, nell'aula consiliare del comune di Galati Mamertino, intitolata a "Salvatore Carnevale", figlio di Francesca Serio, si è tenuta la presentazione del romanzo "Francesca Serio, la madre" di Franco Blandi. L'appuntamento, che ha registrato una forte emozione tra i numerosi presenti, è stato come un vero e proprio ritorno a casa per Francesca Serio. Attraverso le parole del romanzo, lette da Antonietta Bontempo, Francesca ha raccontato in prima persona, attraverso la penna di Franco Blandi, la sua vita e quella eroica del figlio, Salvatore Carnevale. Francesca, nata a Galati Mamertino agli inizi del '900, visse nel centro nebroideo per poco più di vent'anni, quando, con il figlio in fasce e i suoi parenti, si trasferì a Sciara, nel palermitano. Qui lavorò duro per dare sussistenza e futuro a suo figlio. Il giovane Salvatore Carnevale, contadino e lavoratore instancabile, si battè da subito per i diritti dei contadini